Il Manifesto della Cucina Futurista di Filippo Tommaso Marinetti
Il Futurismo
italiano, padre di numerosi futurismi e avanguardisti esteri, non
rimane prigioniero delle vittorie mondiali ottenute "in venti
anni di grandi battaglie artistiche politiche spesso consacrate col
sangue" come le chiamò Benito Mussolini. Il Futurismo
italiano affronta ancora l'impopolarità con un programma di
rinnovamento totale della cucina. Fra tutti i movimenti artistici
letterari è il solo che abbia per essenza l'audacia temeraria.
Il novecentismo pittorico e il novecentismo letterario sono in realtà
due futurismi di destra moderatissimi e pratici. Attaccati alla tradizione,
essi tentano prudentamente il nuovo per trarre dall'una e dall'altro
il massimo vantaggio.
Contro la pastasciutta
Il Futurismo
è stato definito dai filosofi "misticismo dell'azione",
da Benedetto Croce "antistoricismo", da Graça Aranha
"liberazione dal terrore estetico", da noi "orgoglio
italiano novatore", formula di "arte-vita originale",
"religione della velocità", "massimo sforzo
dell'umanità verso la sintesi", "igiene spirituale",
"metodo d'immancabile creazione", "splendore geometrico
veloce", "estetica della macchina". Antipraticamente
quindi, noi futuristi trascuriamo l'esempio e il mònito della
tradizione per inventare ad ogni costo un nuovo giudicato da tutti
pazzesco. Pur riconoscendo che uomini nutriti male o grossolanamente
hanno realizzato cose grandi nel passato, noi affermiamo questa verità:
si pensa si sogna e si agisce secondo quel che si beve e si mangia.
Consultiamo
in proposito le nostre labbra, la nostra lingua, il nostro palato,
le nostre papille gustative, le nostre secrezioni glandolari ed entriamo
genialmente nella chimica gastrica. Noi futuristi sentiamo che per
il maschio la voluttà dell'amare è scavatrice abissale
dall'alto al basso, mentre per la femmina è orizzontale a ventaglio.
La voluttà del palato è invece per il maschio e per
la femmina sempre ascensionale dal basso all'alto del corpo umano.
Sentiamo inoltre la necessità di impedire che l'Italiano diventi
cubico massiccio impiombato da una compattezza opaca e cieca. Si armonizzi
invece sempre più coll'italiana, snella trasparenza spiralica
di passione, tenerezza, luce, volontà, slancio, tenacia eroica.
Prepariamo una agilità di corpi italiani adatti ai leggerissimi
treni di alluminio che sostituiranno gli attuali pesanti di ferro
legno acciaio. Convinti che nella probabile conflagrazione futura
vincerà il popolo più agile, più scattante, noi
futuristi dopo avere agilizzato la letteratura mondiale con le parole
in libertà e lo stile simultaneo, svuotato il teatro della
noia mediante sintesi alogiche a sorpresa e drammi di oggetti inanimati,
immensificato la plastica con l'antirealismo, creato lo splendore
geometrico architettonico senza decorativismo, la cinematografia e
la fotografia astratte, stabiliamo ora il nutrimento adatto ad una
vita sempre più aerea e veloce.
Crediamo anzitutto
necessaria:
a) L'abolizione
della pastasciutta, assurda religione gastronomica italiana. Forse
gioveranno agli inglesi lo stoccafisso,il roast-beef e il budino,
agli olandesi la carne cotta col formaggio, ai tedeschi il sauer-kraut,
il lardone affumicato e il cotechino; ma agli italiani la pastasciutta
non giova. Per esempio, contrasta collo spirito vivace e coll'anima
appassionata generosa intuitiva dei napoletani. Questi sono stati
combattenti eroici, artisti ispirati, oratori travolgenti, avvocati
arguti, agricoltori tenaci a dispetto della voluminosa pastasciutta
quotidiana. Nel mangiarla essi sviluppano il tipico scetticismo ironico
e sentimentale che tronca spesso il loro entusiasmo. Un intelligentissimo
professore napoletano, il dott.Signorelli, scrive: "A differenza
del pane e del riso la pastasciutta è un alimento che si ingozza,
non si mastica. Questo alimento amidaceo viene in gran parte digerito
in bocca dalla saliva e il lavoro di trasformazione è disimpegnato
dal pancreas e dal fegato. Ciò porta ad uno squilibrio con
disturbi di questi organi. Ne derivano: fiacchezza, pessimismo, inattività
nostalgica e neutralismo".
Invito alla
chimica
La pastasciutta,
nutritivamente inferiore del 40% alla carne, al pesce, ai legumi,
lega coi suoi grovigli gli italiani di oggi ai lenti telai di Penelope
e ai sonnolenti velieri, in cerca di vento. Perchè opporre
ancora il suo blocco pesante all'immensa rete di onde corte lunghe
che il genio italiano ha lanciato sopra oceani e continenti, e ai
paesaggi di colore forma rumore che la radiotelevisione fa navigare
intorno alla terra? I difensori della pastasciutta ne portano la palla
o il rudero nello stomaco, come ergastolani o archeologi. Ricordatevi
poi che l'abolizione della pastasciutta libererà l'Italia dal
costoso grano straniero e favorirà l'industria italiana del
riso.
b) L'abolizione
del volume e del peso nel modo di concepire e valutare il nutrimento.
c) L'abolizione
delle tradizionali miscele per l'esperimento di tutte le nuove miscele
apparentemente assurde, secondo il consiglio di Jarro Maincave e altri
cuochi futuristi.
d) L'abolizione
del quotidianismo mediocrista nei piaceri del palato.
Invitiamo la chimica al dovere di dare presto al corpo le calorie necessarie mediante equivalenti nutritivi gratuiti di Stato, in polvere o pillole, composti albuminoidei, grassi sintetici e vitamine. Si giungerà così ad un reale ribasso del prezzo della vita e dei salari con relativa riduzione delle ore di lavoro. Oggi per duemila kilowatt occorre soltanto un operaio. Le macchine costituiranno presto un obbediente proletariato di ferro acciaio alluminio al servizio degli uomini quasi totalmente alleggeriti dal lavoro manuale. Questo, essendo ridotto a due o tre ore, permette di perfezionare e nobilitare le altre ore col pensiero le arti e la pregustazione di pranzi perfetti. In tutti i ceti i pranzi saranno distanziati ma perfetti nel quotidianismo degli equivalenti nutritivi.
Invitiamo la chimica al dovere di dare presto al corpo le calorie necessarie mediante equivalenti nutritivi gratuiti di Stato, in polvere o pillole, composti albuminoidei, grassi sintetici e vitamine. Si giungerà così ad un reale ribasso del prezzo della vita e dei salari con relativa riduzione delle ore di lavoro. Oggi per duemila kilowatt occorre soltanto un operaio. Le macchine costituiranno presto un obbediente proletariato di ferro acciaio alluminio al servizio degli uomini quasi totalmente alleggeriti dal lavoro manuale. Questo, essendo ridotto a due o tre ore, permette di perfezionare e nobilitare le altre ore col pensiero le arti e la pregustazione di pranzi perfetti. In tutti i ceti i pranzi saranno distanziati ma perfetti nel quotidianismo degli equivalenti nutritivi.
Il pranzo perfetto
esige:
1. Un'armonia
originale della tavola (cristalleria vasellame addobbo) coi sapori
e colori delle vivande.
2. L'originalità
assoluta delle vivande.
Il "Carneplastico"
Esempio: Per
preparare il Salmone dell'Alaska ai raggi del sole con salsa Marte,
si prende un bel salmone dell'Alaska, lo si trancia e passa alla griglia
con pepe e sale e olio buono finché è bene dorato. Si
aggiungono pomodori tagliati a metà preventivamente cotti sulla
griglia con prezzemolo e aglio.
Al momento di servirlo si posano sopra alle trancie dei filetti di acciuga intrecciati a dama. Su ogni trancia una rotellina di limone con capperi. La salsa sarà composta di acciughe, tuorli d'uova sode, basilico, olio d'oliva, un bicchierino di liquore italiano Aurum, e passati al setaccio. (Formula di Bulgheroni, primo cuoco della Penna d'Oca.)
Al momento di servirlo si posano sopra alle trancie dei filetti di acciuga intrecciati a dama. Su ogni trancia una rotellina di limone con capperi. La salsa sarà composta di acciughe, tuorli d'uova sode, basilico, olio d'oliva, un bicchierino di liquore italiano Aurum, e passati al setaccio. (Formula di Bulgheroni, primo cuoco della Penna d'Oca.)
Esempio: Per
preparare la Beccaccia al Monterosa salsa Venere, prendete una bella
beccaccia, pulitela, copritene lo stomaco con delle fette di prosciutto
e lardo, mettetela in casseruola con burro, sale, pepe, ginepro, cuocetela
in un forno molto caldo per quindici minuti innaffiandola di cognac.
Appena tolta dalla casseruola posatela sopra un crostone di pane quadrato
inzuppato di rhum e copritela con una pasta sfogliata. Rimettetela
poi nel forno finchè la pasta è ben cotta. Servitela
con questa salsa: un mezzo bicchiere di marsala e vino bianco, quattro
cucchiai di mirtilli, della buccia di arancio tagliuzzata, il tutto
bollito per 10 minuti. Ponete la salsa nella salsiera e servitela
molto calda. (Formula di Bulgheroni, primo cuoco della Penna d'Oca).
3. L'invenzione
di complessi plastici saporiti, la cui armonia originale di forma
e colore nutra gli occhi ed ecciti la fantasia prima di tentare le
labbra.
Esempio: Il Carneplastico creato dal pittore furista Fillìa, interpretazione sintetica dei paesaggi italiani, è composto di una grande polpetta cilindrica di carne di vitello arrostita ripiena di undici qualità diverse di verdure cotte. Questo cilindro disposto verticalmente nel centro del piatto, è coronato da uno spessore di miele e sostenuto alla base da un anello di salsiccia che poggia su tre sfere dorate di carne di pollo.
Esempio: Il Carneplastico creato dal pittore furista Fillìa, interpretazione sintetica dei paesaggi italiani, è composto di una grande polpetta cilindrica di carne di vitello arrostita ripiena di undici qualità diverse di verdure cotte. Questo cilindro disposto verticalmente nel centro del piatto, è coronato da uno spessore di miele e sostenuto alla base da un anello di salsiccia che poggia su tre sfere dorate di carne di pollo.
Equatore + Polo
Nord
Esempio: Il
complesso plastico mangiabile Equatore + Polo Nord creato dal pittore
furista Enrico Prampolini è composto da un mare equatoriale
di tuorli rossi d'uova all'ostrica con pepe sale limone. Nel centro
emerge un cono di chiaro d'uovo montato e solidificato pieno di spicchi
d'arancio come succose sezioni di sole. La cima del cono sarà
tempestata di pezzi di tartufo nero tagliati in forma di aeroplani
negri alla conquista zenit.
Questi complessi plastici saporiti colorati profumati e tattili formeranno perfetti pranzi simultanei.
Questi complessi plastici saporiti colorati profumati e tattili formeranno perfetti pranzi simultanei.
4. L'abolizione
della forchetta e del coltello per i complessi plastici che possono
dare un piacere tattile prelabiale.
5. L'uso dell'arte
dei profumi per favorire la degustazione. Ogni vivanda deve essere
preceduta da un profumo che verrà cancellato dalla tavola mediante
ventilatori.
6. L'uso della
musica limitato negli intervalli tra vivanda e vivanda perchè
non distragga la sensibilità della lingua e del palato e serva
ad annientare il sapore goduto ristabilendo una verginità degustativa.
7. L'abolizione
dell'eloquenza e della politica a tavola.
8. L'uso dosato
della poesia e della musica come ingredienti improvvisi per accendere
con la loro intensità sensuale i sapori di una data vivanda.
9. La presentazione
rapida tra vivanda e vivanda, sotto le nari e gli occhi dei convitati,
di alcune vivande che essi mangeranno e di altre che essi non mangeranno,
per favorire la curiosità, la sorpresa e la fantasia.
10. La creazione
dei bocconi simultanei e cangianti che contengano dieci, venti sapori
da gustare in pochi attimi. Questi bocconi avranno nella cucina futurista
la funzione analogica immensificante che le immagini hanno nella letteratura.
Un dato boccone potrà riassumere una intera zona di vita, lo
svolgersi di una passione amorosa o un intero viaggio nell'Estremo
Oriente.
11. Una dotazione
di strumenti scientifici in cucina: ozonizzatori che diano il profumo
dell'ozono a liquidi e a vivande, lampade per emissione di raggi ultravioletti
(poiché molte sostanze alimentari irradiate con raggi ultravioletti
acquistano proprietà attive, diventano più assimilabili,
impediscono il rachitismo nei bimbi, ecc.) elettrolizzatori per scomporre
succhi estratti ecc. in modo da ottenere da un prodotto noto un nuovo
prodotto con nuove proprietà, mulini colloidali per rendere
possibile la polverizzazione di farine, frutta secca, droghe ecc.;
apparecchi di distillazione a pressione ordinaria e nel vuoto, autoclavi
centrifughe, dializzatori. L'uso di questi apparecchi dovrà
essere scientifico, evitando p.es. l'errore di far cuocere le vivande
in pentole a pressione di vapore, il che provoca la distruzione di
sostanze attive (vitamine, ecc.) a causa delle alte temperature. Gli
indicatori chimici renderanno conto dell'acidità e della basicità
degli intingoli e serviranno a correggere eventuali errori: manca
di sale, troppo aceto, troppo pepe, troppo dolce.
No hay comentarios:
Publicar un comentario